Spad XIII di Baracca

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L'aereo di Francesco Baracca torna a volare


Dal sito del "Gazzettino" del 30 Gennaio

L'aereo di Francesco Baracca torna a volare sul cielo di Nervesa a novant'anni dall'abbattimento dell'asso dell'aviazione italiana nella
Prima Guerra Mondiale. L'iniziativa vede protagonista il noto appassionato di velivoli storici Giancarlo Zanardo, che proprio in questi giorni è occupato nel trasferimento di un modello in tutto e per tutto identico all'originale dal laboratorio di Conegliano dove è stato approntato alla pista privata di Zanardo a Nervesa. Il modello sarà presentata domani sera a Vas in provincia di Belluno. "Ora sarà necessario provvedere al collaudo di volo - spiega Zanardo - ma credo che in occasione dell'anniversario dell'abbattimento, il 19 giugno, l'aereo potrà fare il suo volo ufficiale". Il ritorno in volo del"Cavallino rampante" (l'emblema di Baracca poi ripreso anche dalla Ferrari) si deve all'impegno del Museo del Piave di Vas che si è prodigato per questa impresa, mettendo in campo anche un progetto europeo Interreg. E proprio al Museo del Piave troverà definitivo ricovero l'aereo di Baracca, quando avrà terminato le sue performance di volo ai comandi di Zanardo. Il modello è uno Spad S13, in legno e tela, attrezzato con un motore Lycoming da 180 cavalli: Zanardo ci ha lavorato per un anno esatto e ora attende solo la buona stagione per cominciare a rullare e fare il primo decollo sperimentale."La costruzione di questo aereo - spiega il presidente del Museo del Piave Diotisalvi Perin - si inserisce perfettamente nello spirito che anima il Museo del Piave: tenere viva la memoria sugli eventi bellici del primo conflitto mondiale che ebbero teatro il Montello e il Piave, con una fattiva collaborazione con chi all'epoca stava dall'altra parte del fronte". Anche per questo è quasi certo un passaggio dell'aereo di Baracca anche sui cieli dell'Austria a novant'anni dalla fine della guerra.

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Il mio commento alla notizia è che si tratta certamente di una bella iniziativa, anche se credo che sarebbe stato preferibile ricostruire un modello originale, magari motorizzato da pezzi originali.

E' anche vero che si tratta ormai di velivoli che hanno 90 anni e non si può certo pretendere che , ammesso che esistano velivoli completi e in buone condizioni di conservazione, essi siano ancora in grado di sopportare gli sforzi del volo.
Dopotutto erano aerei in legno e tela, materiali che no si conservano benissimo nel tempo.

[72sq_KOS]

Bella notizia!!

ma soprattutto direi anche che le norme di sicurezza sono leggermente cambiate. Probabilmente l'idea originale consisteva nell'essere il più aderenti possibili alla meccanica originale, ma se le strumentazioni, motori e strutture vengono bocciate in quanto troppo antiquate anche per un semplice volo dimostrativo... allora sei obbligato ad aggiornare il tutto.

Rimane il fatto che vedere un aereo della prima guerra mondiale in volo con le effigi del Regno d'Italia sarebbe una cosa bella, fin troppo spesso si dimentica che è l'unico conflitto del 20° secolo che abbiamo vinto anche se per il rotto della cuffia

[Thunder]

Bellissima iniziativa! chissa' quando si potranno vedere delle foto in anteprima, sarei proprio curioso di darci un'occhiata 8O

[Bracca]

il mio aereooooo!!!!!!

[72sq_Iva]

Mbe', la Grande Guerra non e' l'unica vittoria nel 20o secolo con risultato positivo per l'Italia.
Abbiamo anche vinto la guerra di Libia (contro l'impero Ottomano) nel 1911/12 e proprio li' fu utilizzato per la prima volta un aeroplano in una missione di bombardamento di guerra.

[72sq_SilVal]

Mbe', la Grande Guerra non e' l'unica vittoria nel 20o secolo con risultato positivo per l'Italia.
Abbiamo anche vinto la guerra di Libia (contro l'impero Ottomano) nel 1911/12 e proprio li' fu utilizzato per la prima volta un aeroplano in una missione di bombardamento di guerra.

SE volessimo proprio fare i pignoli dovremmo considerare anche la Guerra del Golfo 1991....... anche quella l'abbiamo .......vinta (anche se non c'era soltanto L'italia, anzi, noi eravamo una delle aliquote più piccole dell'aviazione), e quella "non dichiarata" contro la Serbia negli anni Novanta (anche se i nostri cacciabombardieri per la stampa pacifista italiana, decollavano con attaccate sotto le ali delle bombe " a scopo difensivo"...... )

Tutto questo per dire che l'unico conflitto "serio" in cui L'Italia nel ventesimo secolo possa vantare di essere nella schiera dei vincitori è proprio la Prima Guerra Mondiale.