Home
images/Frontpage_01.jpg

A Higher Call di Adam Makos, Penguin Books:
Un bel libro sulla guerra aerea nella Seconda Guerrra Mondiale.

 

Scritto da Adam Makos, il libro illustra  un toccante episodio  avvenuto nei cieli della Germania  durante la seconda guerra mondiale, Quando il pilota da caccia ed asso tedesco del Jg. 27  Franz Stigler,  a bordo del suo caccia Messerschmitt Bf109 intercettò  un bombardiere B17 americano di ritorno da una missione di bombardamento sulla Germania, ma  rinunciò ad abbatterlo

una volta resosi conto che il velivolo nemico arrancava pesantemente danneggiato verso la costa tedesca e non era in grado di reagire agli eventuali attacchi perchè l'intero equipaggio era ferito o caduto in azione.

Dopo aver  affiancato il bombardiere per evitare che quest’ultimo venisse inquadrato dalla contraerea tedesca, Stigler lasciò che il B17 pilotato dal giovane Charlie Brown superasse indenne la costa tedesca, inoltrandosi nel mare del Nord affrontando ormai indisturbato il difficile volo di ritorno a casa.

Questo gesto di grande umanità e di rispetto per l’avversario venne tenuto nascosto per tutta la durata della guerra da entrambe le fazioni combattenti: Dalla parte tedesca Franz Stigler non parlò mai di quanto accaduto, perché nella Germania nazista il suo atto di clemenza nei confronti del velivolo avversario avrebbe potuto  portarlo  direttamente avanti ad una corte marziale.

D’altro canto anche  I comandanti dell’ USAAF proibirono di  pubblicizzare questo atto di umanità da parte del pilota tedesco perché ciò  avrebbe potuto  creare una inopportuna simpatia nei confronti degli aviatori nemici.

Grande pregio di questo libro è il non essere incentrato  solamente sull’episodio centrale, ma di fornire un quadro esauriente della vita e della   mentalità dei piloti della Luftwaffe prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale e risulta prezioso proprio per questo motivo, perché  descrive il  punto di vista degli avversari, spesso trascurato in altri resoconti storici.

Vale la pena leggere An Higher call, perché nonostante nell’introduzione del libro il giovane autore Adam Makos abbia ammesso che in principio considerava ingenuamente i membri della Luftwaffe come tutti  nazisti, modificò presto  le proprie convinzioni non appena ebbe modo di ascoltare i commenti dei piloti americani, i quali  spesso nutrivano profondo  rispetto nei confronti delle loro controparti tedesche, e quando fu in grado  di  intervistare direttamente  alcuni  piloti della Luftwaffe.

Resosi conto che dietro gli stereotipi del tedesco spietato e fanatico tanto pubblicizzato nei film di propaganda c’erano persone spesso di sani principi, L’autore riflette quindi sulla complessità della guerra e sul fatto che essa possa mettere in luce anche i lati più umani dei combattenti, che spesso furono in grado di ergersi al di sopra della ferocia e della brutalità del conflitto, dimostrando rispetto e  umanità nei confronti degli avversari.

Da leggere!